21.4.13

Marquez è il presidente di Austin! Rossi solo 6°


Il baby pilota del Team ufficiale Honda HRC si impone sul circuito a stelle e strisce di Austin, in Texas.
Marc Marquez scrive una pagina indelebile della storia delle due ruote, infatti è il pilota più giovane della storia a vincere un Gp nella classe regina, a soli 20 anni 2 mesi e 4 giorni. E inoltre polverizza il record di Freddie Spencer.
 " El Cabroncito" è il presente, ma ancor di più sarà il futuro del Team, visto il sangue freddo con cui ha tallonato Dani Pedrosa, per poi affondarlo a 10 giri dal termine.

Il vice-campione del mondo ha anche provato a replicare in un paio di occasioni, finendo anche lungo nelle staccate più impegnative del saliscendi texano.
Nonostante abbia lottato per la vittoria fino alla fine, il grande sconfitto di oggi è senza dubbio"Camomillo", che per il secondo weekend di fila si è dovuto inchinare al più giovane connazionale, che quindi lo precede anche nella classifica iridata, nella quale è arrivato ad appaiare in vetta Jorge Lorenzo, oggi autore di una prestazione molto fiera con la sua Yamaha.
Dietro di lui conquista la medaglia di legno un buonissimo Cal Crutchlow, che nella seconda parte di gara è stato addirittura più veloce del maiorchino con la sua M1 satellite del Team Tech 3 e probabilmente se non avesse commesso un piccolo errore nelle prime fasi della corsa, quando è andato dritto in fondo al rettilineo più lungo, lo avrebbe anche potuto infastidire nel finale.

La top five si completa con la Honda di Stefan Bradl, cui non è bastato montare la gomma più dura al posteriore per reggere il ritmo dei migliori. Rispetta i suoi pronostici quindi Valentino Rossi, che temeva di non avere il passo neanche per stare con il tedesco. Il "Dottore" si è portato anche in gara i problemi che lo avevano tormentato per tutto il weekend e alla fine si è dovuto accontentare del sesto posto dopo una prova un po' anonima.

Si riduce leggermente il distacco di Andrea Dovizioso e della Ducati, che però nel finale ha accusato il suo ormai tipico crollo verticale. Fino a 6-7 giri dalla fine il pilota romagnolo era a meno di 2" da Rossi, poi piano piano ha perso terreno fino a chiudere a 22" dal vincitore, riuscendo però a resistere almeno al ritorno della Honda di Alvaro Bautista.


Chiudono la top ten, Nicky Hayden ed Andrea Iannone.



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