17.11.12

MACAO GP DELLA MORTE: UN ALTRA VITTIMA!!


Il circuito della morte: questo è il nome che mi viene da affibiare al cittadino di MACAO. Un circuito stretto, tortuoso, ma con velocità folli all'interno di muretti e guard rail, pericoloso sia per le 2 che per le 4 ruote.
Dopo la morte del pilota della SBK Carreira, a meno di 24 ore di distanza, muore un altro pilota: PHILIP YAU WING-CHOI. Lui e la sua Chevrolet Cruze si sono schiantati, e non c'è stato nulla da fare...

CRASH ALLA CURVA DEL MANDARINO La vettura si è disintegrata all’insidiosa curva del Mandarino in uno dei tratti più veloci dell’anacronistica pista cittadina: l’impatto è stato devastante e le strutture di sicurezza non sono state sufficienti a salvaguardare il pilota che è spirato poco dopo essere giunto in ospedale. 

SI E’ TAGLIATA LA CARROZZERIA I soccorsi sono stati immediati, ma ci sono voluti sei minuti per estrarre lo sfortunato Phillip Yau Wing-choi dalle lamiere: è stato necessario tagliare la carrozzeria con il destricatore e gli interventi si sono resi ancora più difficili perché la Cruze aveva la guida a sinistra, proprio nel lato dell’impatto. 

INUTILI LE STRUTTURE DI SICUREZZA Si è detto che il tracciato di Macao sia ormai inaccettabile per le moto che trovano rail come rasoi al bordo della pista, ma oggi abbiano avuto la drammatica conferma che il circuito cittadino non è più adatto nemmeno ad ospitare le ben più protette vetture turismo: la struttura del roll bar e il sistema anti-intrusione si sono rivelati inefficaci alla velocità con cui il conduttore di Hong Kong si è schiantato.

VELOCITA’ INADEGUATE Vale la pena di ricordare che le vetture del WTCC sul rettilineo di Macao raggiungono la più alta velocità massima dell’intera stagione, superando i picchi che si raggiungono a Monza che è per tutti il tempio della velocità! Vi immaginate cosa succederebbe sotto il tunnel di Montecarlo se le F.1 lo affrontassero con le punte di velocità dello Stradale brianzolo? E’ meglio neanche pensarci, perché certamente non si correrebbe più nel Principato.

FACCIA TOSTA Joao Manuel Costa Antunes, coordinatore della commissione che gestisce il Gran Premio di Macao ha avuto la faccia tosta di sostenere che la morte del pilota non si può attribuire all’organizzazione di una gara che esiste da sessanta anni. La dichiarazione di scarico della responsabilità è servita a sostenere che la sicurezza dell’impianto e dei soccorsi non è da mettere in discussione, per cui gli eventi previsti nel week end andranno avanti regolarmente.

LO SPETTACOLO NON SI FERMA Una vergogna: nemmeno un attimo di riflessione! E stupisce che tacciano i piloti professionisti del WTCC e i giovani della Formula 3. Lo spettacolo deve andare avanti, ma quella di Macao si è trasformata in una… lotteria della morte. Prima o poi si potrà anche scommettere sul numero del pilota che allungherà la lista dei decessi? In Europa per ottenere l’omologazione internazionale di un circuito ci sono regole ferree e rigidissime, mentre altrove si chiudono gli occhi. E per chi ama le corse è una vergogna…

Questo il video del crash, aimè, fatale per il pilota...



0 commenti: