30.9.12

Moto Gp Aragon: Pedrosa vince. Lorenzo a +33.

Dani Pedrosa (Honda) vince il GP di Aragon, mostrando di essere in grande forma e dando una netta prova di forza nei confronti di Lorenzo (2°, Yamaha), sul podio insieme a Dovizioso (3°, Yamaha) che nel finale contiene l'attacco di Crutchlow (4°, Yamaha). Seguono Spies (Yamaha),Bautista (Honda) e Rea (Honda). Giornata nera per Ducati: Rossi è 8° dopo due dritti, mentre Hayden finisce contro le barriere, fortunatamente illeso. In classifica Lorenzo si porta a +33 su Pedrosa.

Questa volta in partenza Lorenzo scatta meglio di Pedrosa che lo segue a ruota. Imitato da Spies che trova lo spunto per passare Crutchlow, mentre Bradl si fa subito pericoloso alle spalle dei primi. DietroRossi perde una posizione, vedendosi sfilare da Hayden che prende la scia di Rea. In tandem le Ducati restano attaccate alla Honda, con Nicky che riesce a infilare l'inglese dopo poche curve, mentre Valentino resta all'esterno. Rossi però esagera con la staccata e la camera onboard mostra la GP12 sfilare pericolosamente alla destra della Honda, prima di tirare dritto, nettamente troppo veloce, e va a girare nella via di fuga asfaltata. Tutto da rifare per Valentino che rientra 21°. 
Per il team di Borgo Panigale non è proprio giornata: pochi istanti dopo Hayden esce male da una curva, perdendo il posteriore in accelerazione. Moto che si raddrizza e finisce nella via di fuga, con il pilota che frena a scatti sull'erba nel tentativo di fermarsi prima della barriera di gomme. Purtroppo la funambolica manovra di Nicky non riesce e la GP12 si distrugge frontalmente contro la barriera, lanciando il pilota oltre le protezioni, in un terribile carpiato. Fortunatamente solo una botta e "rider ok", dopo i controlli al centro medico.

Davanti intanto Spies fatica a tenere il passo dei due leader della corsa, ma non è Crutchlow che approfitta delle esitazioni dell'americano, bensì il tedesco Bradl. Il rookie di Cecchinello infila alla grande Ben, ma è troppo goloso e un paio di curve dopo esagera finendo rovinosamente a terra. Quindi Spies resta in terza piazza, seguito come un ombra dalle Tech3 di Crutchlow e Dovizioso che intanto si sono rifatte sotto.

Dopo 7 giri cambia la faccia della corsa con Pedrosa che rompe gli indugi e passa Lorenzo, andando ad allungare prendendo metri e decimi preziosi dalla Yamaha. Jorge spinge per tenere il passo, ma la M1 s'imbizzarisce consigliando prudenza al leader del mondiale. Alle loro spalle Spies ha già 8 secondi di ritardo, mentre Dovizioso approfitta di un'incertezza di Crutchlow per portarsi in quarta piazza a ridosso del podio.

Metà gara e Rossi è tornato ottavo alle spalle di Rea. Una bella rimonta del Dottore, ma anche un chiaro segnale che il passo delle CRT (e delle Ducati di Abraham e Barbera) è talmente imbarazzante da rendere la vita piuttosto facile al ducatista. Tocca quindi a Dovizioso dare spettacolo, sferrando l'attacco decisivo su Spies, passandolo, ma dovendo poi faticare un po' per contenere i due dietro. Dove tra l'altro Crutchlow si dimostra fantasista in traiettoria e staccata, rischiando spesso di stendersi. Cal però ci crede e alla fine infila la Yamaha di Ben che lascia troppe porte aperte. L'inglese è scatenato e prova subito a stuzzicare anche il Dovi. Mentre Rossi va ancora dritto, ma tiene la posizione.

Il finale è una passeggiata per Pedrosa che taglia il traguardo con 6"5 su Lorenzo, che si accontenta del secondo posto e limita i danni guardando la classifica mondiale. Il terzo posto arriva dopo una bella volata sul traguardo tra Dovizioso e Crutchlow, con la lotta in casa del team Tech3 che si decide a favore dell'italiano. Andrea arriva così a -7 punti dal terzo posto in campionato occupato ancora daStoner. Ma l'australiano si prepara a tornare, pronto per fare da "giudice" in pista, in un finale di stagione tirato, che si deciderà nelle prossime gare asiatiche.

FONTI: SPORT MEDIASET


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