12.10.12

Wrc 3: riuscirai a battere Loeb?



L'italiana Milestone è stata capace di riportare in alto un genere da tanti anni sepolto sotto uno strato di mediocrità. Dopo un primo capitolo intraprendente ed interessante ed un secondo di transizione, siamo giunti ad Ottobre 2012, mese di rilascio per il nuovissimo WRC 3. Diverse novità ed un motore di guida completamente rivoluzionato ed incredibilmente coinvolgente rendono questo il miglior capitolo -ad oggi- della saga. Una produzione, non del tutto priva di lati oscuri s'intenda, che il 12 Ottobre tutti gli appassionati di guida non dovranno farsi scappare. 



Dal menù principale sarà possibile scegliere se accedere alla Rally Experience, intraprendere una carriera in Road to Glory oppure scendere in pista contro i piloti virtuali sparsi in tutto il Mondo.
Partendo dalla Rally Experienceci troviamo di fronte ad una struttura abbastanza familiare: qualche sottomenù ci presenterà la facoltà di disputare una Tappa Veloce, un Rally Completo oppure unCampionato intero. In ciascuna di queste varianti avremo immediatamente la facoltà di selezionare uno dei team ufficiali, testando a fondo ogni autovettura della categoria maggiore (la WRC) e nelle minori (Class 2 e 3), presenti in maniera completa in questa terza incarnazione del rallystico Milestone.  Tra le vecchie glorie anni '70 e '80 e l'intera selezione di autovetture moderne l'appassionato non potrà che sciogliersi in brodo di giuggiole. Grazie a queste prime modalità, poi, potremo saggiare il terreno dei vari stage proposti - anche in questo caso tutti e tredici quelli ufficiali.

Decisamente diversa Road to Glory, che riprende alcune delle caratteristiche già vist in MUD, pur non pigiando così prepotentemente sul pedale della spettacolarità. In primo luogo dovremo creare un'identità per pilota e copilota: non ci sarà tuttavia un vero e proprio editor per le caratteristiche fisiche o somatiche dei due, bensì ne potremo formare una sorta di carta d'identità con, in seconda istanza, la possibilità di selezionare due avatar da una lista predefinita. Si partirà poi dalla più bassa delle categorie, con tante speranze ed un parco macchine inizialmente limitato alle 2WD o poco più, quindi "scarso" nelle prestazioni. Gara dopo gara, in una serie di eventi che ci porterà in un viaggio attorno al Mondo, dovremo costruire la nostra reputazione, guadagnando punteggi in due speciali categorie. Si tratta dei Punti Abilità e Punti Prestazione, che convoglieranno a fine di ciascuna prova nella Fama, la misura reale della nostra gloria. Per guadagnare questi punti saranno necessarie un'ottima condotta di gara -i Punti Prestazione verranno accumulati solamente alla luce della posizione finale- e notevole destrezza nell'eseguire le manovre (derapate, salti..) che ci consentiranno di accumulare Punti Abilità fino a raggiungere la quota stabilita dall'obiettivo. La varietà di sfide da affrontare, naturalmente, non si esaurisce qui. Prendendo qualche spunto da Dirt e dallo stesso MUD, pur contestualizzando il tutto in ambito più realistico, WRC 3 mostra una serie piuttosto nutrita di gare. Andremo dalla tappa più classica alla sfida uno contro uno con i "boss", ovvero i piloti più quotati tra i giovani esordienti, da battere per avanzare nel corso della carriera. Oltre a queste ci saranno tanissime altre prove di carattere "collaterale" (al semplice rally): abbattere i bersagli finendo in tempo utile la tappa, passare attraverso una serie di checkpoint più velocemente rispetto agli avversari oppure affrontare veri e propri muri posti a livello dei checkpoint che solo all'ultimo istante mostreranno la parte composta da polistirolo e quella di cemento che danneggierà il veicolo. Un'operazione, questa, presentataci già a livello di press tour, mesi fa, come More Fun - la ricerca di una serie di interessanti variazioni che possano coinvolgere e divertire ogni giocatore, senza ghettizzare i più fanatici. Il sistema, grazie ad un'implementazione accurata ed intelligente delle suddette sfide, funziona piuttosto bene, offrendo giuste varianti a spezzare il ritmo tra una prova e l'altra e mantenere sempre fresca la carriera.
Il circolo virtuoso di questa game mode chiude con la possibilità, accumulando Fama, di sbloccare nuovi veicoli, prove sempre più impegnative (progredendo anche in termini di categoria rallystica) e tantissimi upgrade tecnologici ed estetici per il proprio parco macchine. Pur non mostrando una profondità degna di Forza Motorsport questa sezione donerà all'offerta ancor più profondità, dando al videoplayer la facoltà di personalizzare la vettura dentro e fuori. Ora applicando potenziamenti (predefiniti) a motore, aerodinamica, sospensioni e pneumatici, ora decalcomanie raffiguranti ogni sponsor realmente esistente nonché virtuosi disegni per decorare a piacimento il mezzo. La completezza, insomma, non manca, e quest'anno nemmeno la solidità.


Dal punto di vista del gameplay sin dai primi istanti ci si accorge delle differenze tangibili tra questo e l'episodio precedente, concentrate soprattutto nell'handling delle vetture. Le auto hanno da subito dimostrato le loro peculiarità, costringendo spesso ad adattare lo stile di gioco. Poggiare le mani sul volante di uno dei mostri iper-potenziati degli anni '80 apparirà immediatamente molto diverso dal controllare le odierne Renault, Ford o Peugeot che siano. E la differenza si sentirà ancor più iniziando ad imparare dalle piccole 2WD o Super2000, capaci di mettere immediatamente a proprio agio anche il giocatore meno esperto, mediando efficacemente tra pura potenza e controllo della stabilità. La curva d'apprendimento, sollecitata gradualmente in Road to Glory, si rivelerà così appagante e ben regolata, portandoci gradino dopo gradino a prender confidenza con l'ottimo modello di guida, sino a non temere più gli scalpitanti cavalli sotto i motori di una Lancia Stratos "qualsiasi". Particolarmente interessanti sono le novità riguardo alla fisica applicata al modello di guida - aspetto particolarmente curato in questa terza incarnazione del brand. Il trasferimento dei carichi restituisce sensazioni molto più convincenti rispetto alla precedente versione (trasversalmente come longitudinalmetne), ed il grip sulle varie tipologie di terreno (sterrato, asfalto, ghiaccio, terra...) garantisce continue e credibili variazioni, per uno spettro complessivamente completo. Le variabili, in questo senso, vanno ad intrecciarsi con quelle legate alla potenza e maneggievolezza della vettura, garantendo uno spettro ancor più ampio ed un divertimento (per chi ama la guida) costantemente rinnovato. Il driving system, insomma, convince pienamente, grazie anche all'ottima resa delle visuali interne, che limitano quasi totalmente (almeno utilizzando il gampad) un effetto perno ancora percettibile utilizzando quelle esterne. Per quanto gli aiuti alla guida diano una grossa mano al videolpayer meno esperto, la gran parte sarà certamente felice di sentire che WRC 3 è generalmente un titolo molto difficile da padroneggiare e per nulla permissivo. Proprio in merito di aiuti possiamo dire che la nuova incarnazione del rallystico Milestone si rivela estremamente modulabile.

Dal punto di vista grafico l'ultima revisione dello Spike Engine non convince al 100%. I modelli delle autovetture, come al solito, si sono presentati a dir poco impeccabili ed anche le texture ad essi associate non offrono il fianco a critiche. Lo stesso tuttavia non si può dire del tanto agognato "contorno". Se il tracciato in se mostra caratteristiche piuttosto positive (ottima realizzazione delle superfici, particellari di qualità in quantità...), basta allontanare lo sguardo di qualche metro per vedere che, sostanzialmente, non molto è cambiato. Allontanarsi -anche di poco- dalla traiettoria mostrerà le solite texture in bassissima definizione ed una serie di particolari che, pur aumentando il loro numero, non si potranno fregiare della certosina realizzazione di quanto mostrato in primo piano. Un comparto visivo ancora segnato da difetti cronici (come il tearing), che dimostrano comeMilestone non si sia spinta troppo oltre i suoi canonici limiti, forse per una mancanza di risorse a cui parrebbe impossibile far fronte.
COMMENTO FINALE
 Ci sono voluti degli anni per arrivare a questo livello ma, finalmente, gli sforzi produttivi di Milestone si concretizzano in un gioco di grande valore. L’offerta ludica, completa, divertente ed interessante, va a corollare come ciliegina sulla torta un sistema di guida molto profondo e curato, che darà tuttavia il meglio di se solo volante alla mano. Sebbene resti qualche piccolo neo come un certo effetto pendolo o l’impossibilità di agire sulle impostazioni avanzate per il gamepad, il titolo saprà farsi apprezzare soprattuto per l’ottima gestione del grip e per la varietà garantita dall’handling differente per ciascuna vettura. Graficamente, per quanto i passi avanti non siano indifferenti, il margine di miglioramento è ancora tanto.

Fonte : www.everyeye.it

0 commenti: