Il Gp della Malesia della MotoGpquindi va considerato concluso al 13esimo dei 20 giri previsti, con la vittoria di Dani Pedrosa, che raccoglie comunque punteggio pieno e riduce quindi a 23 lunghezze il suo ritardo in classifica nei confronti di Jorge Lorenzo, secondo anche oggi nonostante un brivido.
La gara è partita in condizioni di bagnato, con la pioggia che non ne voleva sapere di dare tregua, ma che poi ha intensificato la sua caduta fino a rendere praticamente inguidabili le moto. Al 13esimo giro, dunque, è arrivata l'interruzione, che ha seguito i segnali piuttosto eloquenti che Lorenzo aveva mandato al direttore di gara, alzando più volte la mano e rischiando anche di cadere pochi istanti prima dello stop.
Inizialmente era stato annunciato che, in base alla regola del "flag to flag", la corsa sarebbe ripartita per gli ultimi sette giri, ma le pioggia non ha attenuato neanche minimamente la sua intensità. Dunque, con anche l'imbrunire ormai prossimo, è stato deciso di considerare concluse le ostilità, assegnando comunque punteggio pieno.
E Pedrosa deve quindi ringraziare di aver scelto il momento giusto per andare all'attacco diLorenzo. Per le prime nove tornate era stato il leader del Mondiale a comandare le operazioni, che poi però si è inchinato all'ennesimo cambio di ritmo del rivale della Honda, che ha dimostrato ancora una volta di averne più di tutti in questo frangente della stagione, a prescindere dalle condizioni che deve affrontare: questa per "Camomillo" è infatti la quinta vittoria nelle ultime sei gare.
L'unico rammarico per lui può essere dato dal fatto che la bandiera rossa è arrivata proprio quando Casey Stoner sembrava in grado di superare Lorenzo. Un potenziale sorpasso che gli avrebbe permesso di recuperare punti importanti, anche se va detto che le condizioni erano diventate davvero proibitive e continuare sarebbe stato rischioso, quindi lo spagnolo non ha polemizzato per questo.
Dunque, alla seconda uscita dopo l'infortunio alla caviglia, l'australiano è riuscito a subito a risalire sul podio, favorito anche dalla caduta di Andrea Dovizioso, poi 13esimo, e da un errore di Valentino Rossi, che erano riusciti a tallonarlo nella prima parte della corsa. La sensazione comunque è che la sua caviglia sia ancora lontana dal 100% della forma.
Una volta ripartito dopo il suo errore, il "Dottore" si è invece piazzato quinto, alle spalle del compagno di squadra Nicky Hayden. Questa volta, dunque, le Ducati non sono state veloci come in passato sotto alla pioggia, ma un quarto ed un quinto posto non sono un risultato da buttare, anche perchè il pesarese ha chiuso davanti ad Alvaro Bautista e Cal Crutchlow si è ritarato (sono loro i suoi avversari nella corsa al quinto posto).
Tra le CRT la vittoria è andata alla ART-Aprilia di Aleix Espargaro, bravissimo a reggere il passo della Ducati di Hector Barbera praticamente per tutta la corsa. Da segnalare anche i ritiri di Stefan Bradl e Ben Spies, con l'americano della Yamaha che è stato portato al centro medico con un sospetto infortunio alla spalla sinistra.
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