28.10.12

Moto GP: Debacle Pedrosa, Lorenzo diventa il magnifico: Campione del Mondo


A Phillip Island si chiudono le sorti del Motomondiale per la categoria MotoGP. Lorenzo si aggiudica il secondo titolo mondiale, piazzandosi sul podio nella gara del Gp di Australia. Lorenzo diventa "il magnifico" per la sua condotta geniale ed astuta dell'intero campionato, abile ragioniere in queste ultime gare e molto maturo dal punto di vista sportivo-professionale.

La corsa del neo campione del mondo si è messa in discesa fin dalle primissime fasi, grazie al primo vero errore di questa stagione del rivale Pedrosa: Dani doveva provare il tutto per tutto e si era portato al comando nella prima tornata, all'inizio della seconda però è andato un po' largo alla curva 4, finendo sullo sporco e scivolando a terra, vedendo sfumare il sogno di continuare a lottare per il titolo fino alla gara conclusiva di Valencia.

E' anche vero però che per il pilota della Honda si è trattato del primo errore del campionato, pur essendo molto pesante, perchè è vero che a Misano era stato costretto a scattare dal fondo del gruppo, ma quella volta fu la sua squadra a sbagliare e poi Hector Barbera a stenderlo dopo poche curve.


A questo punto per Lorenzo è stato tutto facile: il maiorchino ha potuto prendere il suo ritmo, viaggiando solitario in seconda posizione e facendo da spettatore all'ennesimo trionfo di Casey Stoner sulla pista di casa, il sesta consecutivo. Anche l'australiano quindi è riuscito ad avere il suo giorno di gloria prima di appendere il casco al chiodo tra un paio di settimane.

Certamente Lorenzo non ha fatto nulla per provare a contrarstarlo, ma la sensazione è che le cose non sarebbero andate diversamente neanche se lo spagnolo ci avesse provato: il vantaggio del pilota della Honda era davvero troppo nella gara di casa.

Molto buona anche la prova di Cal Crutchlow, che ha conquistato il secondo podio della sua carriera in MotoGp, presentandosi solitario sul traguardo con 14" di ritardo dal vincitore, ma anche con 9" di vantaggio sul terzetto composto da Andrea Dovizioso, Alvaro Bautista e Stefan Bradl, che sono stati gli unici in grado di regalare un po' di spettacolo, duellando per il quarto posto dal primo giro fino alla bandiera a scacchi.

Settima e ottava le due Ducati: Valentino Rossi (autore anche di una caduta spettacolare nel warm up) e Nicky Hayden hanno corso a braccetto, ma le Desmosedici non sono proprio riuscite a digerire il tracciato australiano, chiudendo con un passivo di quasi 40" nei confronti diStoner. Un'eternità su una gara che è durata meno di 30 giri.

Dopo la grande performance di ieri in qualifica (nono tempo), Randy De Puniet si è dovuto arrendere nuovamente al compagno di squadra Aleix Espargaro tra le CRT: il duello tra le dueART-Aprilia del Team Aspar, che è valso il decimo posto finale, si è risolto in volata.

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